Il caso dei I due cugini.
La datazione di un dipinto e una questione arbitraria?
- Ottobre 2005
Talvolta quando siamo
messi in difficoltà, specie dalla mancanza di firma e data, ci
può aiutare labbigliamento delle persone ritratte, solo però
dopo aver consultato tutte le possibili fonti documentali. Solo allora,
uno studioso può farsi guidare dal suo fiuto, riconoscere
la comunione estetica di più dipinti e approssimare con certa elasticità
un periodo.
Cè un critico, di cui non faccio nome, che attribusce ad
un dipinto di Cesare Tallone una datazione di circa 20 anni in più
rispetto leffettiva esecuzione. Con eloquio infiorettato di speculazioni,
in una scheda peraltro diretta al museo proprietario del quadro - dà
per scontato che il personaggio raffigurato nei due dipinti Il pittore
in erba e I due cugini sia Guido Tallone, cadendo in grande
contraddizione, poichè come sotto dimostro, Il pittore in erba
è del 1883 e Guido Tallone nascerà nel 1894.
Cito quindi a testimone il dipinto intitolato Il pittore in erba, del
quale abbiamo ampia e certa documentazione per la sua datazione. Qui sotto
metterò a fianco Il pittore in erba e I due cugini. Nella scheda
citata, il critico paragona I due cugini al Ritratto
di Lina Cavalieri a figura intera della collezione Candiani
, in altra sede, in tempi più recenti, il critico accomuna per
lo stile, I due cugini al "Ritratto di Ellade
Crespi Colombo. Esaminiamo prima i documenti.
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Il pittore
in erba
Argomento n. 1
Tallone stesso in una lettera allAccademia Carrara di Bergamo,
per la partecipazione al concorso della cattedra di pittura che poi
vincerà, scrive il 18-1-1885 Da Roma mi recai a Torino
onde spedire il quadro che le sarà pervenuto, Il pittore
in Erba, acquistato dalla Promotrice
Si tratta della mostra alla Società Promotrice delle
Belle Arti in Torino del 1884, dove Cesare Tallone espone Il
pittore in erba, insieme agli stessi dipinti inviati in precedenza
allEsposizione Generale Italiana in Torino , il
26 aprile dello stesso anno.
Un altra lettera diretta allAccademia Carrara dalla proprietaria
del dipinto, signora Maddalena Tarditi, vedova Testa, recita così
: A richiesta di Tallone, autore del quadro da me guadagnato
alla Società di Belle Arti di Torino.. [evidentemente
si tenne una asta]. La signora invia il dipinto "Il pittore in
erba" a Bergamo per il tempo dellesposizione del concorso,
e chiede che le sia assicurato il ritorno.
Poichè la mostra allEsposizione Generale Italiana
in Torino, per regolamento prevedeva linvio dei dipinti
da esporre entro lottobre dellanno precedente, è
quindi certa la data del dipinto Il pittore in erba :1883 quasi
sicuramente, e non oltre questa data.
Argomento n.2
Invito ad osservare (basta unocchiata) la ragazza a destra del
ritratto in ambedue i dipinti, e chiedo : tra un ritratto e
laltro possono essere passati 20 anni?
Nemmeno con una cura ormonale!
Ma poichèil critico ammette che i due ragazzi sono gli stessi
nei due dipinti, è evidente che non conosce la documentazione
relativa.
Argomento n.3
Io sono la nipote del pittore, ho un archivio, un indirizzo e numero
di telefono, ma nessuno mi ha consultato. Direte, ma il nonno è
morto nel 1919! Giusto, ma si da il caso che sono vissuta in strettissimo
contatto col figlio pittore, Guido Tallone, fino alla sua morte. Ebbene
mio zio Guido , come mio padre, ha sempre sostenuto che il fratello
maggiore Enea,(fratellastro per parte di padre) era il modello per
i due dipinti, accanto alla stessa cugina sua. (Per chi sostiene che
la ragazzina è la sorella di Enea, è scartata subito
lipotesi , poichè Maria aveva 4 anni nel 1883.)
Argomento n.4
Vediamo se le date coincidono: Enea Tallone nasce a Milano nel 1876,
avrebbe avuto quindi 7 anni alla data del Il pittore in erba.
Mi pare che la cosa regga. La ragazzina, che dimostra in questo quadro
qualche anno in più, diciamo 9-10, quanti anni può avere
avuto nella posa per I due cugini? Direi al massimo 12 o 13
. In quanto a Enea, notoriamente più alto e robusto di tutti
i fratellastri, in effetti può dimostrare nei due cugini 9-10
anni, ed è innegabile che una certa somiglianza col primo ritratto
ci sia. |
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I due cugini
Argomento n. 5
Vespasiano Bignami, collega e amico intimo di Cesare Tallone dal 1873
, nella monografia del 1922, dove è pubblicato a colori il
dipinto I due cugini, e in bianco nero, Il pittore in erba,
scrive che il figlio di Cesare Tallone, larchitetto Enea,
gli aveva riferito un aneddoto quando posava per I due cugini, e riporta
il divertente aneddoto in cui il padre, infuriato per lirrequietezza
del figlio, gli strizzò il tubetto di colore sulla faccia e
cancellò con pennellate nervose gran parte del dipinto, che
rimase inconcluso.
Argomento n.6
Sempre il Bignami riferisce anche che gli allievi dellAccademia
Carrara ottennero il permesso di ripulirlo. Tallone alla Carrara rimase
dal 1885 a parte del 1899. Enea, divenuto un famoso architetto, era
vivo e vegeto nel 1922, come avrebbe potuto permettersi il Bignami,
che lo conosceva bene, di citarlo in modo così preciso senza
essere assolutamente certo?
Secondo il critico invece, il modello sarebbe stato Guido Tallone,
che nasce nel 1894, sposta perciò la data del dipinto al 1905,
quando Guido avrebbe avuto 11 anni.
Su cosa si basa? Forse una somiglianza che gli è parsa in qualche
ritratto di Guido o qualche foto? Perchè ha ripreso delle voci?
Poichè non gli è nemmeno sfiorata lidea che fosse
il fratello Enea, non sapeva certo che Guido era di statura ben più
più ridotta rispetto ad Enea e che da bambino era gracile,
e fino alletà matura, cioè fino ai 30 anni, era
magrissimo , mentre Enea era precocemente alto e robusto, tanto che
per la sua complessione si era dedicato giovanissimo alla lotta greco
romana. Oppure data il dipinto in base alla stesura indefinita
e vaporosa?! Quale dipinto è più energico, più
sintetico, più deciso nei toni, più definito nelle masse,
più solido dei I due cugini?
E veniamo alla datazione per comparazione.
Il critico sostiene che il Ritratto di Ellade Colombo
(che molto più tardi sposerà Mario Crespi) è
stato eseguito intorno al 1905. Qui sono pienamente daccordo,
anche perchè Ellade era amica di antica data di Cesare Tallone
e sapevo attraverso lo zio Guido la data del ritratto, probabilmente
intorno al 1905-1906. Per essere precisi, Tallone esegue la prima
versione col grande cappello alla moda, la cui foto è pubblicata
sul Secolo XX del 1908, quindi cancella il cappello (lasciandone
appena traccia, quasi unaureola intorno alla bella testa), e
fa altre modifiche, in data che non saprei precisare. Oltre il cappellone
della prima versione, anche il vestito e latteggiamento languido
dichiarano ad alta voce lappartenenza al bel clima dorato dei
primi anni dieci del novecento.
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I due cugini - 1885-1886 |
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Ellade Crespi Colombo - 1905 CA |
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Esaminiamo i due dipinti.
I due cugini sarebbero lesempio perfetto per quella definizione
che non ho inventato, ma ho fatto mia, di pittura a blocco,
intesa come stesura di colore puro ad ampie campiture e forti contrasti(es.
LAnadone, il Tasca). Vediamo larchitettura appena segnata
nel fondo luminoso sui toni del giallo, contro il quale emergono per
contrasto i personaggi, che ancora decisamente contrastano tra loro,
uno rosso e laltro nero. Osserviamo una coraggiosa, quasi brutale
decisione e sintesi delle figure. La stessa energia che troviamo nellAnadone
del 1884 e in molti altri ritratti di quel periodo, in cui Tallone
afferma il dominio nella pittura sua contemporanea con la potenza
rappresentativa della sua figura in piedi, grande al vero. La soluzione
della rapida, nervosa e antiaccademica pennellata chiara, quasi automatica,
che dà luce alle teste nei I due cugini
si trova anche nel ritratto Il pittore in erba.
Al contrario nella Ellade, senza rinunciare alla plasticità
della forma e al disegno sicuro, Tallone fa uso di una pennellata
allungata e ritmica, in soluzione di continuità sia nella veste
che nello sfondo, pennellata che ha una sua vita propria, con un accento
distintivo nel corpo della sua opera che pochissime altre volte troviamo,
in parte nella Lina Cavalieri del 1905 circa, nel ritratto di Monsignor
Carlo Brera, iniziato nel 1910 e terminato nel 1912, e quelli
di Amalia e Alessandro Pirovano della Pinacoteca di Brera.
In particolare, in quelli sopra menzionati, la pennellata sciolta
e allungata è più larga e talvolta più scomposta,
più libera, anche spezzata in ruvide gestualità (Amalia
Pirovano, Lina Cavalieri). Qui nella Ellade invece, lo sfondo è
ottenuto con le stesse pennellate sottili usate nella figura, quasi
filiformi, di leggere differenze cromatiche, che creano unatmosfera
trasparente in cui emerge il volto sorridente ben definito e incorniciato
dalla massa dei capelli scuri. La bella Ellade esprime la quintessenza
della femminilità, così come era concepita nella sua
epoca, suggerita proprio da quella pennellata aerea, ricorrente in
tutto il dipinto: la figura respira nellatteggiamento
illanguidito; i due cugini sono vivi nellenergia
di pura plastica, scultura fatta pittura. Se abbiamo menzionato il
vestito per la datazione del ritratto di Ellade, perchè non
usare lo stesso argomento per I due cugini? Date un occhiata da soli
Per concludere, nellintenzione dellartista e negli occhi
di chi sa guardare, non esistono due dipinti che sappiano dichiarare
più apertamente il momento a cui ogniuno appartiene.
Tutta la documentazione inerente i dipinti qui menzionati, si trova
nella mia monografia di Cesare Tallone, Electa 2005, ora in stampa.
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