Raffaello Franchi e il suo omaggio ad Agar (continuazione)
Gigliola Tallone Gennaio 2009

A distanza di poco più di tre mesi sono in grado di apportare alcune precisazioni al testo dell’ottobre 2008, grazie a due preziose fonti che hanno la straordinaria caratteristica di prendere in esame gli stessi anni della vita di Agar.
La prima importante origine di notizie proviene dallo storico e prestigioso Archivio Contemporaneo Gabinetto G.P. Vieusseux di Firenze, che custodisce la corrispondenza di Agar (Virginia Tango Piatti) a Gina Ferrero Lombroso, 47 carte dettagliatissime di confidenze e riferimenti precisi dal 1925 al 1944. Solo da poco, questo gennaio 2009, ho terminato di trascriverle e studiarle.
L’altra fonte è quanto di più prezioso e sorprendente si possa desiderare, il sogno di ogni ricercatore: sono in corrispondenza con Miriam Gilou Cendrars, figlia di Felicie Poznanska, detta Felah e del poeta Frederic Sauser, conosciuto come Blaise Cendras.
Dopo aver letto il suo “ravissant” volume “Miriam Cendrars, Blaise Cendrars, Balland 1984”, in cui ho trovato testimonianza della profonda amicizia tra i From (dalle iniziali di Felicie e i figli Remy, Odilon e Miriam) e Virginia “une soeur vraimant pour Fela’” e, tra tanti interessanti ricordi, anche quello di Felah che scrisse le sue memorie per la collana “Vite Vere” curata da Agar, sono riuscita a contattarla e riallacciare, con le comuni memorie di affetti, l’amicizia antica.
Io, con le date e le notizie dei documenti, lei con il ricordo vivo e indimenticabile di Agar e il figlio Rori.
La conoscenza avviene poco prima del novembre 1927 (9-11[27]lettera di Agar da Sanremo Strada Duca degli Abruzzi 24 a Gina Ferrero Lombroso, Villa L’Ulivello, strada in Chianti, Firenze). Virginia vive ancora presso la sorella Antonietta Poggi, e si stabilirà nel marzo del 1928 nella casa di via Cavallotti 84, notizia dalla lettera del 27-3-28 a Gina Ferrero, mentre la data 27 agosto del 1928 è evinta dal faldone della polizia politica -altra mia triste ma preziosa fonte- che segue le sue traccie e la ritrova, con qualche mese di ritardo, sistemata a questo nuovo indirizzo sanremese, dopo averne segnalato i suoi spostamenti: a Firenze col recapito del Lyceum via Ricasoli 28; a Milano, ospite della sorella Eleonora Tallone in via Broletto 37; dalla sorella Antonietta Poggi in Duca degli Abruzzi 24 a Sanremo.
Aveva lasciato la casa di Firenze di via della Fornace 9 nel 1926, depositando i mobili in un magazzino, mentre nei brevi soggiorni a Firenze alloggiava in un albergo o ospite all’Ulivello dai Ferrero.
I “From” a Sanremo abitavano in via Vittorio Emanuele III, lungo la ferrovia.
Agar e Rori sono di casa, Rori tredicenne diventa un fratello per i giovani Remy, Odilon e Miriam, detta Mira. Rori ha un precocissimo talento per la matematica e descrive il funzionamento dei motori inventati da lui, ancora disegnati sulla carta.
La frequentazione di Rori continuerà a Nizza dal 1931, dove la mamma lo iscrive per terminare gli studi ed evitargli il servizio militare sotto quel regime che l’ha schedata nel casellario politico centrale come antifascista e la tiene sotto stretta osservazione.
Qui non voglio allontanarmi dal contesto che riguarda Raffaello Franchi.
Nell’articolo di ottobre in questo stesso sito web, ipotizzo che l’amicizia di Agar e Raffaello sia continuata dalla loro prima conoscenza, e ne spiego le ragioni.
Miriam Cendrars, mi dà però la definitiva conferma di questa amicizia, con una notizia preziosa, inedita e deliziosa: Raffaello Franchi, “Raffie”, frequenta i From a Gressoney Saint Jean. Ha lasciato di sè un ricordo indelebile: Miriam rammenta quando bambina Raffie giocava a “scopa” con lei e i fratelli e riporta a memoria le filastrocche imparate da lui “"...due oche avevano sete andavano a bere alla fonte del re... un'oca un'ochino un'ochè…" .
L’anno dovrebbe essere, dice Miriam, il 1928 o 1929, prima del trasferimento dei From a Nizza, avvenuto il mese di marzo del 1930, notizia, quest’ultima, che proviene da una lettera a Gina Ferrero (13-3-30 lettera di Agar da Sanremo Corso Cavallotti 84 a Gina Ferrero Villa L’ Ulivello, Strada in Chianti Firenze. Archivio Contemporaneo Gabinetto G.P. Vieusseux.)
Come si vede le due fonti si compendiano e la storia di una grande amicizia si arrichisce con la odierna testimonianza prestigiosa della coltissima e amabile mia nuova-antica amica Miriam Cendrars.
Quindi non solo Franchi ha sempre frequentato Agar, ma è probabilmente andato a Sanremo da lei, forse proprio per sistemare con l’amica quell’articolo che uscirà in Solaria il dicembre del 1928. Gina Ferrero spediva ad Agar la rivista Solaria fin dal 1927, molto apprezzata da Agar: “Attendo con riconoscenza il “Solaria” che mi piace. Leo potrà sempre meglio vivificarlo. E’ un giornale giovanile e assolato, sì, che può aspirare, anche in tempi come questi, forse, alla sua piena libertà! (7-11-27 Agar da Sanremo a Gina Ferrero senza indirizzo. Archivio Contemporaneo Gabinetto G.P. Vieusseux.)
Agar l’ha quindi presentato a Felah Cendrars, commentandogli il libro che stava scrivendo per la collana “Vite vere” per Zanichelli, proposta ad Agar da Gina Ferrero già dal 1925 (3-12-25 Lettera di Agar da Milano via San Marco a Gina Ferrero viale Macchiaveli 7 Firenze; più avanti parlerà di Vite per Zanichelli, lettera 20-11-27; 26-6-28; 15-10-28; 13-3-30; 23-3-30; 16-6-30; 26-6-30. Archivio Contemporaneo Gabinetto G.P. Vieusseux.)
Franchi legge il manoscritto, che ha il titolo provvisorio “Perle”, ne discute con Felah, consiglia e corregge le bozze.
Miriam Cendrars ha affidato il manoscritto alla biblioteca di Berna e ne ha conservata una copia, senza aver avuto la determinazione per pubblicarlo finora, fino al risveglio di quei ricordi affettuosi e indelebili che le ho procurato a ottant’anni di distanza…

Il mio prossimo compito sarà quello di verificare se e dove siano state pubblicate queste memorie, o forse solo parte di questo manoscritto di Felicie Poznanska Cendrars, e quello delle memorie di Agar, che la stessa Felah desidera siano pubblicate con le sue, e ancora, il manoscritto della Rafanelli, presentata da Agar a Gina Ferrero a questo scopo, e altre storie di donne, come scrive Agar a Gina Ferrero: “ …Credo che ne scriverò quattro o cinque in stile molto semplice, ma di Donne ultimissime come ambiente e pensiero.” 20-11-27 lettera di Agar a Gina Ferrero. Archivio Contemporaneo Gabinetto G.P. Vieusseux.)

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