La Venezia di Guido Tallone Ha scritto Raffaele Calzini “Da quando egli la dipinge esiste una “Venezia di Guido Tallone” come ne esiste una di Whistler e di Boldini di Manet e di Gola. La Venezia di Tallone che oscilla tra il nero della gondola degli scialli e dei marmi scavati dal salino e il rosa dei mattoni corrosi e il rosa delle cupole agganciate dalle nuvole è anche romantica, cioè triste. Egli non sa staccare Venezia dal senso di paludamento che la circonda e la opprime(…) I colori sgargianti di Tito o preziosamente smaltati di un Favretto non appartengono alla Venezia di Guido Tallone. (…) Si direbbe che Tallone ha voluto rendere questa specie di combattimento tra lo spirito delle architetture che si innalza e il peso della loro materia che le trattiene al suolo. (Venezia e Terraferma di Guido Tallone, Rizzoli 1947) Le tre riproduzioni qui inserite provengono da fotografie dell’Archivio Tallone, delle opere si disconosce la proprietà. Gigliola Tallone luglio 2010 La foto di Guido Tallone è stata scattata a Dorsoduro, ai tempi della seconda Guerra Mondiale, quando era chiamato dai suoi vicini “Sindaco di Dorsoduro”.
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