WILPF per non dimenticare
Ad Agar e le altre
di Gigliola Tallone
Archivio Tallone Milano
Virginia Tango Piatti , disegno di Antonio Piatti, 1910 circa
Per gentile concessione di Francesca Piatti
Del WILPF io non ne sapevo niente, come forse il 99% delle donne italiane,
vista linconsistenza delle notizie disponibili. Nellimmaginario
muliebre odierno, il femminismo e le sue lotte per la pace e libertà
è legato alle figlie dei fiori, alla rivoluzione sessuale, alla
gioventù bruciata, a Woodstok.
Meritavano tanto chiasso queste nipotine delle grandi donne che lottarono
con enormi sacrifici per lemancipazione femminile agli albori
del 900? Furono ammirate da Mahatma Gandhi e Romain Rolland.
La Womens International League for Peace and Freedom vide
insieme le più luminose intelligenze femminili di ogni parte
del globo, unite dallideale di libertà e pace, dal comune
desiderio di emancipare la donna dalla condizione oggettiva di asservimento,
senza il diritto di voto, relegata a figura civile di seconda fila,
sottomessa protettrice del focolare domestico. Un appello e impegno
di donne colte e operose di tutte le classi sociali, che invitano luniverso
femminile allautoconsapevolezza della propria condizione di donna,
nei diritti e nei doveri. Fondato il 1915 in Olanda, poi con sede del
quartier generale in Ginevra, del WILPF fecero parte scienziate, dottoresse
in medicina, giornaliste, scrittrici, filosofe.
Chi volesse prendersi la briga, troverà in Internet notizie in
tutte le lingue del globo meno litaliano. Così, per le
prime notizie, la mia è stata unavventura in Internet,
ed per mezzo di Internet diffondo la mia ricerca.
Nella difficile riscostruzione della vita e le opere di Virginia Tango
Piatti, in arte Agar, sorella di mia nonna, il cui carisma
mi è rimasto impresso in modo indelebile da un affettuosissimo
ricordo personale, ho percorso il suo operare di scrittrice e giornalista,
che sapevo parallelo a un impegno femminista e antimilitarista della
primora.
Ho dovuto percorrere la strada a ritroso, partendo dalle certezze del
casellario politico centrale del ministero fascista, cui è iscritta
dal 1928 al 1943. Anche qui gli antefatti sono sfumati, enunciando solo
la sua corrispondenza coi principali capi del partito comunista.
Una notizia saliente: nel 1915 in presenza dei reduci, come volontaria
della Croce Rossa, getta a terra la bandiera italiana e denuncia la
mostruosità della guerra. Non paga, pubblica Dal diario
di uninfermiera, a puntate in piena guerra, il 1917 e poi
in libro il 1919, esponendosi allattenzione dell autorità
con una cronaca lucida spietata e poetica.
In un quadro, anche intellettuale, ormai votato allinterventismo,
Virginia, madre in una bimba di 10 anni e di un bimbo di appena un anno,
non rinuncia alle sue convinzioni, ma non si esime di toccare con le
sue mani le ferite nel corpo e nellanima dei giovani mandati a
morire. In apertura del suo Diario, la frase Soyez la paix
vivante, lAntigone eternelle
di Romain Rolland.
Non priva di amarezza, lei così avulsa da sentimentalismi, la
decisione di scrivere la frase, perché una donna e una madre
spontaneamente e senza enfasi, si sacrifica per curare le piaghe delle
vittime di una guerra senza senso.
Nel libro delle firme e delle dediche appartenuto a Virginia, a cui
accedo di recente, grazie al mio accorato appello presso tutti i parenti,
in questo caso mio cugino Enrico Tallone, che ringrazio, tra i nomi
importanti di poeti, intellettuali, artisti e politici, ho trovato molte
dediche con un denominatore comune, la data May 1924.
La dedica più specifica e più utile per me, è quella
di Frances Beck, Chicago Illinois In memory of a very wonderful
Convention of the Womens International League for Peace and Freedom
culd in Washington May 1-8-1924.
Eccolo lì in tutta la sua chiarezza, il WILPF!
Dal Colorado, in un ultimo tentativo di avere notizie dopo tanto italico
vagare, ho avuto la sorpresa di ricevere subito risposta, tramite il
direttore dellarchivio Dr. David Hays e la tesista italiana M.G.
Suriano, che mi fanno sapere e riassumo:
Il 1922, la delegata italiana era Rosa Genoni, la quale incarica
Virginia Piatti Tango Agar di recarsi a Roma per sollecitare
alcuni permessi per organizzare un meeting della WILPF a Varese, che
non avrà luogo.. Da Firenze, Virginia era più vicina a
Roma e, in qualità di giornalista, poteva avere i biglietti ferroviari
con lo sconto. Si tenga nota che le signore del WILPF affrontavano personalmente
le spese per lorganizzazione.
Nel 1924, Virginia fece parte della delegazione italiana del congresso
di Washington, dove però era previsto un solo intervento.
Rosa Genoni doveva intervenire sulla scuola femminile di sartoria di
Milano che faceva capo alla Società Umanitaria. Dagli atti del
congresso, la delegata italiana quando fu chiamata al palco non
rispose e perse il diritto a conferire Curiosa notizia, che spero
di colmare se il cielo provvido mi manderà altri documenti.
La soluzione vedasi nel link "PAROLE DI PACE"
per concessione di Francesca Piatti
In una lettera del 1927, il comitato esecutivo della WILPF comunica
che Virginia Piatti Tango è stata scelta per rappresentare la
Lega al Bourneville Works Council, per una conferenza internazionale
sulleditoria. Accetta, ma lo stesso anno le autorità
fasciste le ritirano il passaporto. E questo è il preludio di
quella che sarà la sua iscrizione nel C.P.C che inizia il 1928.
Vado ancor più indietro con le mie indagini, perché tale
convinzione e coraggio nellaffrontare le autorità nel campo
pacifista della WILPF, non possono uscire dal nulla. E trovo in lei
già una pacifista convinta dal 1912 (per ora) in una cartolina
postale spedita da Milano del 331912 di Anna Kuliscioff
a Virginia Piatti Tango, Arco Trentino (Austria), in cui si accenna
a Turati :
3 3 912 Milano
Egregia signora,
Lon Turati, ringraziandola delle gentili parole da Lei direttogli,
mi trasmette una sua poesia, perché forse potrebbe andare per
il giornaletto, diretto dalle donne, La Difesa delle Lavoratrici. Le
mando lultimo numero del giornale e vedrà che le donne
nostre sono abbastanza coraggiose nellinsorgere contro la guerra.
Vedrò se la sua poesia potrà esser inserita nella nostra
Difesa, temo però che, data lindole del giornaletto di
propaganda fra le donne lavoratrici, forse la forma non sarà
abbastanza accessibile. Sono unamica di lunga data della Paola
Lombroso, avendola conosciuta da ragazzetta, e spero la comune amica
ci sarà da intermediaria per la sua collaborazione al nostro
giornaletto. Con distinti saluti
Dott. A. Kuliscioff
Questo importante documento mi è stato gentilmente girato dalla
nipote diretta di Virginia, Francesca Piatti. Leggendo lindice
della rivista, organo del partito socialista della Kuliscioff e Turati,
ho trovato la collaborazione di Virginia nel 1917 con il racconto Rinascita
(Agar) e nel 1918, con un Canto di madri(Virginia Piatti
Tango), probabilmente musicato da lei, che conosceva profondamente la
musica e eseguiva splendidamente al pianoforte. E in quellambiente
dellUnione Femminile Nazionale, tra le collaboratrici della rivista
ho trovato nomi che ricorrono nella storia personale di Virginia.
Logo dellUnione Femminile Nazionale, per gentile concessione
Ecco in poche parole, dopo il tortuoso e fortunato deviare, che trovo
il nome di Rosa Genoni, la delegata italiana del WILPF. La quale è
ricordata quasi solo come stilista messaggera della moda italiana, dimenticando
il suo impegno civile. Ben 10 articoli sulla rivista La difesa delle
lavoratrici, dal 1915 al 1921, questultimo sul terzo congresso
alla Lega Internazionale delle donne per la pace e la libertà
(WILPF) di Vienna del 10 - 16 luglio 1921. Questo ambiente milanese,
al risveglio delle coscienze allalba del 900, dopo i sanguinosi
fatti di Bava Beccaris, deve essere stato il luogo dellamicizia
di Virginia con Rosa Genoni, Leda Rafanelli, Maria Gioia, Vanna Piccini,
Gigina Conti in Sioli Legnani e Paola Lombroso, che risultano amiche
di Virginia anche in documenti posteriori. Sicuramente è stato
questo lhumus della passione politica di Virginia, ma passione
intellettuale, individuale e aggiungo aristocratica nel miglior termine,
senza alcun legame di militanza partitica e assumendo personalmente
la conseguenze dei suoi atti.
Mi sono chiesta se valesse la pena di anticipare questo squarcio della
vita di Virginia nel WILPF che avevo intenzione di riservare per il
mio libro, e poiché non sono gelosa delle mie fatiche e penso
che il più vasto pubblica delletere abbia diritto di conoscere
quello che normalmente è solo per pochi studiosi, faccio con
gioia un omaggio, alle magnifiche donne del WILPF, e anche a qualche
illuminato uomo, presenti tutti al congresso di Washington, 1 - 8 maggio
1924
Dediche e firme per Agar
Frances Beck -U.S.A
Anonimo persiano (Iran)
Traduzione parziale:
Prima riga allattenzione della signora Agar
Ultima riga Washington 8 may 1924
Henry Van Dyke - U.S.A
Pastore della Chiesa Presbiteriana, poeta, scrittore noto per Artaban
il quarto re
Carolena M.Wood-U.S.A, avvocato, pacifista.
Andree Jouve- Francia, scrittrice
Elisabeth Reynolds Hapgood-U.S.A scrittrice, traduttrice
Joshi Morozumi - Giappone
Lilian Holby - Svezia, filologa
Dr. Naima Sahlbom Svezia, Swedish scientist
and Chairman of the committee on chemical warfare
Dr. med. Margarete Stegman - Germania, società
psicanalitica di Vienna
Hiro Ohashi Giappone, Japan Womens University Tokyo,
botanica, studi citologici dellalga Oedogonium
Nadia Surovcova / Maglir Cypolirola in caratteri
cirillici - Ucraina
Kita Hasegawa - Korango Gakko - Schiba
Jokjo - Giappone
Josefa Ilanes - Manila (Filippine), insegnante, laureata in
sociologia, fondatrice dellistituto Girl Scouts of the Philippines,
attiva nella Croce Rossa Americana (20 9 1898 / 6 11945)
Maria Aull - Cecoslovacchia, pacifista, morta negli U.S.A
a 105 anni (1897-2002 )
Traduzione dal tedesco: Dobbiamo prendere la vita nelle nostre mani,
dominarla, sennò ci schiaccia. Però se lo vogliamo veramente,
siamo capaci di plasmarla e le nostre mani possono alzarla come un calice
splendente.
Milena Illova - Cecoslovacchia, scrittrice, comitato contro
la guerra chimica - morta a Auschwitz il 19 10 1944
Traduzione:
A cosa serve il nome? Il nome scompare nel rumore del giorno e unaltra
parola segreta scompare di nuovo nella tua anima. Ti ho voluto bene
piccola anima italiana, perché sei stata così teneramente
cara e il tuo ritratto ha lasciato un ricordo del tuo caro viso. Ricorderò
a lungo le lacrime nei tuoi occhi.
Lida Gustava Heymann Germania
Lucie Dejardin Belgio, comitato contro la guerra
chimica
Marguerite Gobat Suisse, figlia di Albert Gobat (Premio
Nobel per la pace, 1902) femminista, pacifista, fondatrice della Fellowship
School
Gertrude Baer-Germania, pacifista
Gabrielle Duchene Francia, pacifista
Rosika Schwimmer Ungheria, Comitato contro la guerra
chimica
Marguerite Dumont Francia
Iili Dank-Wernher - Austria, scrittrice
Costantino Costantini - U.S.A.
Adel Khalil Aouda - Beirut Suria
Saluti allItalia
Hacue E. Rapabedoba (?) Bulgaria o Serbia
Gonner Stugher - U.S.A
Walter Kumme (artist - pittore) - U.S.A.
Charles Heele Hambly - U.S.A.
Dr. Gertrud Woker Svizzera, Professoressa, membro del
WILPF committee on Chemical Warfare
Dr. F. Budzinska Tylicka - Polonia, femminista
Clase Annesty - Inghilterra
Phorbe L. Campbell - U.S.A.
Jella Hertzka - Austria
Vilma Glucklich-Ungheria, segretaria internazionale WILPF
Romain Rolland non era presente a Washington, la firma è
stata posta in altro momento, probabilmente a Firenze
PAROLE DI PACE. Report oh the Fourth Congress of the International League for Peace and Freedom
Washington May 1 to 7, 1924 Pax english edition - Interventi della delegata italiana Virginia Piatti Tango.
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Tallone.