Cesare Tallone
Biografia
di Gigliola Tallone
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La nomina a Brera e incarichi accademici
-INTRODUZIONE
-LA GIOVENTU'

-L'ISCRIZIONE A BRERA
-LA FAMIGLIA ARTISTICA
-I PRIMI RICONOSCIMENTI
-ESPOSIZIONE DI ROMA E GLI INIZI DELLA CARRIERA
-LA NOMINA A CARRARA, L'INSEGNAMENTO, ATTIVITA' E NOTE SALIENTI DAL 1884 AL 1891
-CESARE TALLONE E L’ALLIEVO GIUSEPPE PELLIZZA DA VOLPEDO
-ATTIVITA’ E NOTE SALIENTI DAL 1891 AL 1898
-LA NOMINA A BRERA E INCARICHI ACCADEMICI
-MILANO E GLI ALLIEVI FUTURISTI
-LA FAMIGLIA , GLI AMICI E LA MAISON RUSTIQUE
-LA MOGLIE ELEONORA TANGO TALLONE
-ATTIVITA’ DAL 1900 AL 1919 PREMI, INCARICHI ACCADEMICI E NOTE SALIENTI
-EREDITA’ SPIRITUALE DI CESARE TALLONE - LA CRITICA POSTUMA
-I FIGLI
-ARCHIVIO TALLONE
Il 24 novembre del 1898, muore il suo vecchio maestro all’Accademia di Brera, Giuseppe Bertini, lasciando vacante la cattedra di pittura e disegno del nudo.
I membri della commissione nominati per la scelta del candidato alla Cattedra di Pittura e Scuola del Nudo a Brera , Mose’ Bianchi, Bartolomeo Giuliano, Francesco Paolo Michetti ed Ettore Tito, si riuniscono a Roma per esaminare le opere dei concorrenti. Alla cattedra cosi’ ambita concorrono molti artisti noti: Filippo Carcano, Leonardo Bazzaro, Gaetano Previati , Giacomo Grosso e Cesare Tallone.
Lo stesso Tallone all’amico Luigi Bernasconi scrive: “…manderei il tuo ritratto, la Massaia e la Pastorella acquistata a Torino dal re”.

Tra l’1 e il 2 di marzo del 1899, la stampa riporta la notizia del vincitore: Cesare Tallone e’ eletto alla fine di febbraio, col suffragio dei giudici.

Sempre i giornali, accennano anche alle recriminazioni di altri candidati, a proposito di tre nudi che Tallone fece nei pochi giorni precedenti la nomina e che si sosteneva fossero “tali da decidere dell’esito”. “Busto
di giovane donna
” (1901 circa) (G.Tallone, Cesare Tallone, Electa 2005, p. 60).

Vespasiano Bignami, suo amico e collega, dirà: “ Sapendolo tra i concorrenti, i suoi competitori rinunciavano subito alla speranza di essere eletti. Sapevano quale e quanta forza di pittore che sa il disegno...cedergli la destra diventava un atto spontaneo di buona educazione e di ragionevole prudenza.”

In realtà, Tallone, lontano da ogni furbizia, e così preso dai propri pressanti impegni di scuola e di pittore, all’ultimo momento si era accorto di avere inviato solo dipinti già eseguiti anni addietro, seguendo, nella sua scelta, criteri di affezione, la Massaia del ‘84, la Pastorella del ‘98 e Luigi Bernasconi dell’83, all’esordio della carriera. Con la sua straordinaria velocita’ di esecuzione, dipinge di getto tre nudi e li invia insieme agli altri. Il suo ingegno, unito a una personalita’ schietta e carismatica, attira l’affetto di molti, come fatalmente procura in alcuni invidia. Non da ultimo, deve aver pesato la risonanza ormai nazionale del suo insegnamento alla cattedra di Carrara, diffusa negli ambienti artistici dai suoi allievi adoranti, e uno tra tutti, particolarmente affezionato e riconoscente al maestro: Pellizza da Volpedo, che non interrompera’ mai la relazione con Tallone fino alla sua tragica fine.

Gia’ dal 1891, membro del Consiglio Accademico come professore e Socio Onorario dell’Accademia di Brera, Tallone svolge importanti incarichi accademici e istituzionali

Appena conquistata la Cattedra a Brera, nel marzo 1899 Tallone fa parte del comitato per le onoranze a Giuseppe Bertini, e organizza una esposizione delle opere del suo amato maestro e predecessore nella Cattedra che ora si appresta a dirigere.

A maggio viene eletto nel comitato artistico regionale per l’Esposizione Internazionale di Parigi del 1900, per esaminare le opere d’arte presentate per quell’esposizione. Al comitato artistico braidense, facevano riferimento la provincia di Milano,Bergamo, Brescia, Como, Cremona Mantova, Parma, Pavia, Piacenza e Sondrio.

Viene nominato anche per le commissioni permanenti di architettura, scultura e pittura.

A giugno e’ nella commissione del premio Canonica, premio che veniva conferito alternativamente a pittura, scultura o architettura.

Sempre nell’estate del ‘99 fa parte degli incaricati a studiare l’adattamento dei locali per l’esposizione Triennale del 1900 a Brera
e deve provvedere al modello ed azione per il saggio di ammissione al concorso al pensionato di Roma.


La stessa estate del ‘99 si reca a Venezia con i suoi allievi in visita alla Biennale.

Naturalmente continua a dipingere, di quell’estate e’ il paesaggio “Venezia” (G.Tallone, Cesare Tallone, Electa 2005. p.26).
Considerando che, tra marzo e la chiusura delle scuole, Tallone si divide tra l’insegnamento alla Carrara , Brera e la pittura, l’attivita’e’ davvero straordinaria.