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Nel 1919 i figli
maschi tornano dalla guerra e continuano ad abitare con la madre e le
sorelle nella casa di via Borgonuovo, 8, la Maison Rustique.
Agli amici di sempre, Sibilla Aleramo, Sarfatti,Rebora, Gussoni
,
e gli allievi già artisti affermati, si aggiungono altri, Titta
Rosa, Oreste Ferrari, Enrico Somarè..
Emilia Tallone, concertista di pianoforte, che morirà sotto
un bambardamento ad Alpignano nel 43, sposa Oreste Ferrari,
Irredentista e poeta e Teresa, che si spegnerà a quarantanni,
Enrico Somarè, critico darte.
Enea Tallone
Milano, 7febbraio1876- Lamone, 3 maggio1937
Figlio di Cesare Tallone e Paolina Bellati, viene riconosciuto da Cesare
Tallone l8 luglio del 1881.
A 18 anni, nel 1894, si iscrive alla Scuola Politecnica Federale di Zurigo
presso la facoltà di Architettura . Frequenta il Politecnico con
Albert Einstein, con il quale (dalle memorie del figlio Terenzio) ed altri
compagni, organizzano un orchestrina di archi e si esibiscono nei
locali di Zurigo per arrotondare le economie . Si diploma nel 1899 e si
afferma subito come eminente personalità nel campo architettonico
in Canton Ticino, dove svolge lattività di Docente di Disegno
ed Ornato Architettonico presso il Liceo Cantonale di Lugano e insegna
Idraulica, Statica e Matematica alla scuola Cantonale dei Capomastri di
cui è Direttore. Nel 1905 si trasferisce a Parigi, dove lavora
nei più importanti studi di progettazione collaborando con Charles
Girault alla ricostruzione dellArco di Trionfo, lArc Cinquantenaire
di Bruxelles e Palazzo Reale di Laken. A Parigi frequenta il mondo artistico
e rincontra lo scultore Paolo Troubetzkoy, che il padre gli aveva presentato
giovinetto.Continuerà a frequentarlo sul lago Maggiore. Nel 1908
Paolo Troubetzkoy lo ritrae in una scultura di gesso ( base 28x28 , altezza
62), che esalta il fisico atletico di Enea, plasmato dalla lotta grecoromana
di cui era cultore. Le eredi del figlio Ulderico Terenzio, Marilena e
Carla Tallone,la donano al Museo di Lugano, dopo aver fatto riprodurre
alcune copie in bronzo.Nel 1913Enea Tallone ritorna in Svizzera.
Molti palazzi e ville a Locarno, Ginevra eLugano, testimoniano il rigore
della sua opera.
Sensibile disegnatore, fu affettuoso fratello per il giovane Guido al
ritorno dalla guerra, introducendolo nellambiente cosmopolita di
Locarno. Nel 1936 tiene una conferenza a Lugano e Bellinzona sul padre
Cesare Tallone.Limportante testo è riprodotto integralmente
dallEco di Bergamo del 3 sett. 1936.Sposa Teresa Giovannetti, patrizia
di Bellinzona, figlia del medico Tommaso Giovannetti che fu tra i fondatori
dellospedale di S.Giovanni in Bellinzona
Hanno quattro figli,Terenzio, Raffaello,Mario, Cesare.
Maria Tallone, sorella di Enea, nasce a Milano il 13-11- 1879 e muore
a 14 anni a Bergamo il 22 agosto 1894
(Gigliola Tallone, catalogo ragionato di Guido Tallone, Skira 1998/Gigliola
Tallone, Cesare Tallone, Electa 2005)
Guido Tallone
Bergamo, 11 maggio 1894 Alpignano, 30 settembre 1967
Figlio del pittore Cesare Tallone e della nobile Eleonora Tango.
Trascorre la sua infanzia a Bergamo fino al 1899, per trasferirsi a Milano
quando il padre lascia la direzione della cattedra alla Carrara per reggere
la cattedra della scuola di pittura e del nudo a Brera. A Milano giunge
insieme ai genitori e otto fratelli, lultimogenita nascera
nel 1904. La casa dei Tallone a Milano diventa un punto di riferimento
per gli artisti e intellettuali, cui si uniscono gli allievi del padre,
amatissismo e liberale maestro. Guido quindi cresce immerso in un ambiente
artistico vivo ed eterogeneo. Trascorre le vacanze nella casa avita di
Alpignano (Torino), luogo scelto da tutta la famiglia come rifugio prediletto.
La sua attitudine alla pittura e precocissima (Paesaggio lacustre,
1907, Civica Galleria dArte Villa dei Cedri, Bellinzona) A 13 anni
e ammesso alla Scuola Superiore degli Artefici a Brera (1907-1909)
Dal 1909 al 1912 e iscritto al triennio dei Corsi Comuni a Brera,
dove ebbe come insegnanti Vespasiano Bignami e Camillo Rapetti (figura),
Giuseppe Mentessi e Angelo Cattaneo (prospettiva e scenografia). Tra i
suoi compagni Mario Chiattone, Antonio SantElia, Alberto Salietti.
Infine frequenta come allievo i tre anni della scuola del padre Cesare
Tallone che regge la Cattedra di Pittura e del Nudo a Brera dal 1899 al
1919. Guido Tallone frequenta la scuola del nudo il 1912-13 e i due anni
della scuola di pittura dal 1913 al 1915, tra i suoi compagni, Alberto
Salietti, Gino Sandri, Mario Maserati.
Grazie all apertura liberale del padre- la scuola di Cesare Tallone
a Brera e una scuola aperta- Guido, gia dotatissimo, ha modo
di lavorare nello studio del padre con allievi piu grandi e di confrontarsi
a Brera e casa sua con artisti gia avviati, in pieno clima futurista,
gli ex allievi di suo padre, tra i quali Bucci, Funi, Carpi, Carra,
Bonzagni, Romani e il loro amici Sironi e Boccioni.
Terminati gli studi, parte per la Carnia come disegnatore della I Armata.
Nel periodo bellico stringe amicizia con Ernest Emingway. Nel 1919, alla
fine della guerra combattuta al fronte, laccoglie la triste notizia
della morte del padre, avvenuta il 21 giugno 1919.
Dopo un brevissimo periodo nello studio del padre di Corso Garibaldi,
89, irrequieto per la lunga lontananza dallesercizio della pittura
a causa della guerra, compie viaggi di studio a Berlino, Parigi e Madrid.
A Parigi stringe duratura amicizia con Ezra Pound, di cui esegue il ritratto,
del quale resta solo una fotografia perche distrutto durante i bombardamenti
del 43 che colpisce il suo studio e la casa di Via Rugabella, 17
a Milano. (Ritratto di Ezra Pound, 1924 c., p. 52, n. 19)
Studia e copia nei musei gli antichi maestri di cui suo padre tanto gli
parlava in toni appassionati, Velazquez e El Greco. Ammira lespressionismo
e in specie lopera di Kokoscha , di cui diviene amico.
Margherita Sarfatti, amica e frequentatrice del padre dallinizio
del 900, e oculata mecenate dei suoi allievi, lo invitera
ripetutamente a entrare nel movimento Novecento, ma Guido Tallone rifiutera
garbatamente, avendo in orrore ogni corrente e temendo lodore di
politica. Di personalita fortemente individualista, riteneva che
la pittura non dovesse essere mediata dalle parole, ne costretta
in manifesti e movimenti. In piu la pittura contemporanea, esaurito
lo slancio del Futurismo, si avviava verso una plastica monumentale e
statica, che non era nelle corde di Tallone.
Nel 1922 il fratello maggiore Enea, noto architetto, lo chiama per eseguire
laffresco della Chiesetta di Laura nel Cantoni Grigioni. In Svizzera
afferma la sua fama di ritrattista. Inizia la sua carriera a Milano nel
1923, inviando allesposizione al Palazzo della Permanente il Ritratto
della signorina Varzi. Nel 1924 vince il premio alla Mostra del Ritratto
alla Villa Reale di Monza con il Ritratto della signorina Giuditta Tallone
(la sorella Ponina)
Ogni anno partecipera a tutte le esposizioni della Permanente, fino
al 1967, lanno della sua morte. Nel 1930 partecipa alla XVII Biennale
veneziana, dove esporra anche nel 1932, 34, 36,42
,44 e 48 .
Nel 1930 esegue il ritratto del Senatore Gaspare Gussoni, amico del padre
e mecenate di molti allievi di Cesare Tallone, tra i quali il figlio Guido.
(Ritratto del Senatore Gaspare Gussoni, 1930, p. 60, n. 37)
Nel 1930 debutta con la prima personale alla Galleria Pesaro e nel 1931
tiene una personale alla Galleria Milano, ( ex galleria-libreria di via
Croce Rossa), curata dal fratello Ermanno, esperto darte contemporanea
e antica, che seguirà la sua attività espositiva fino alla
metà degli anni 50. (Ritratto di Chicco Ermanno
Tallone, 1941 p. 97, n.108)
Nel 32 espone una personale a Parigi alla Galleria Bing, nel 33
al Palazzo della Triennale di Milano; tra il 35 e il 55 partecipa
a importanti manifestazioni estere a Bruxelles (1935), Berlino (1937),
Zurigo (1955).
Partecipa nel 1939 alla III quadriennale dArte Nazionale di Roma;
nel 1948 espone a Milano, Villa Reale, nella I Mostra nazionale darte
contemporanea aprile milanese. Tra le gallerie private piu
note di Milano, tiene personali nella Galleria del fratello Ermanno Tallone
di via del Gesu,11 (1945 e il 1949), la galleria Sianesi, personale
del 1955, la galleria Gussoni, 1959, la Gian Ferrari, 1966; la Narciso
di Torino, 1960. Nel 1965 e nominato Accademico di San Luca, nel
1966 espone al Centro Rizzoli di New York una personale di grande successo
con 47 opere.
Profondamente legato alla madre, vive con lei, nei periodi in cui la sua
passione di viaggiatore lo permette, nella casa di via Rugabella,17 a
Milano. (Mia madre in carrozza,1936 p.79 n.71)
Tutta la vita fu un grande viaggiatore, conobbe lIndia e lAfrica
settentrionale e ne fisso le impressioni sulle tele. Appassionato
dei treni e delle automobili, trasformo in casa una giardinetta
attrezzatissima, e compero una locomotiva che installo nel
giardino della casa di Alpignano. Teneva sempre sul comodino lelenco
ferroviario che consultava prima di dormire. Amava e frequentava costantemente
la casa di Alpignano e ritraeva i dintorni della Valle di Susa. (Il bosco
della nonna ad Alpignano, 1964, p.194,n.337)
Tra tutte le citta italiane prediligeva Venezia, ritratta nelle
vibranti e mobili atmosfere. (Venezia, 1934, p.70, n.58) Tra le sue frequentazioni
veneziane, oltre Emingway, la pianista Luisa Baccara, alla quale esegue
il ritratto nel 1944, ora al Vittoriale.(Ritratto di Luisa Baccara, 1944,
p. 106, n. 124) Ma tutti i veneziani lamavano, tanto che nel tempo
di guerra era chiamato il Sindaco per la sua prodigalita
e simpatia. Apre poi gli studi-casa di Burano e Torcello, che diventano
i suoi luoghi delezione insieme ad Alpignano.
Coltiva sempre la caccia, la grande passione dopo la pittura, conquistando
il record mondiale nella caccia in botte. (Dopo la caccia, 1951, p. 146,
n.206)
Nel 1952 e invitato a New York da Arturo Toscanini, al quale esegue
un ritratto (Ritratto di Arturo Toscanini, 1952,p.150, n. 217)
Splendidi sono i ritratti a matita di Emanuela Castelbarco (1941, p. 215,
n. D29) , di Arturo Toscanini (1952, p. 230, n. D63) e di Wanda Horowitz
Toscanini (1952, p. 231, n. D64). Nella lunga permanenza negli States
esegue anche molti paesaggi. (Sabato a New York, 1952, p. 151, n. 222)
Ricercatissimo dalla commitenza dei ritratti, era elitario e spesso rifiutava
impegni remunerativi per ritrarre sconosciuti e parenti che gli accendevano
lestro. (Ritratto della nipote Allegra Ferrari, 1941, p.99,n.110
)
Di temperamento esuberante e affettuoso, contaminava tutti quelli che
lo circondavano con la sua travolgente fantasia, che trasformava in opera
darte ogni momento della vita.
Con grande personalità e sensibilità moderna, fa sua la
lezione paterna, accogliendo il monito a non disperdere il dipinto, che
va tutto pensato dal principio.
Come nessuno, osa la libertà espressiva della pennellata, quasi
gestuale, senza perdere la pienezza figurativa, arricchita di dinamismo.
Considera pura pittura il ritratto, la cui resa è essenziale, con
illuminante caratterizzazione psicologica.
Si dedica anche ad altri soggetti come il paesaggio ed interni, cogliendo
lemozione da cui scaturisce la ragione di dipingere, per tracciare
sulla tela le immediate atmosfere. Incurante del particolare, cogliendo
con acuta percezione linsieme, offre una visione di poetica immediatezza.
La sua pittura e il felice connubbio di un enorme bagaglio culturale
e tecnico e la fulminea rapidita di esecuzione. Ma il vero segreto
e la sua passione per la vita, che lo porta a trasportare sulla
tela lattimo di innamoramento che coglie in un volto, uno scorcio,
un bagliore di luce di un paesaggio.
Più notizie in Gigliola Tallone, catalogo ragionato dei dipinti
e dei disegni di Guido Tallone, Skira 1998
1Cesare Tallone, (Savona 11-8-1853-Milano 21-6-1919) figlio del capitano
Pietro Tallone ( Pinerolo, 24-9-1816-Parma 11-6-1863) e di Teresa Macario
(Alessandria 1917-Bergamo 23-4-1933)
Eleonora Tango (Torino 10-10-1863-Milano 26-4-1938), figlia di Paola Tarizzo
Borgialli (Torino 1841-Roma 23-1-1904)) e del Procuratore della Corte
dei Conti Vincenzo Tango (Napoli 1938- Roma 19-8-1902)
Ritratto di Ezra Pound, pag 52 n.19; Ritratto della signorina Giuditta
Tallone, p.52, n. 20; Ritratto del senatore Gaspare Gussoni, pag.60 n.37;
Ritratto di Chicco Ermanno Tallone, 1941 p. 97, n.108 ; Ritratto
della nipote Allegra Ferrari, 1941, p.99,n.110 ;Venezia, 1934, p.70, n.58;
Mia madre in carrozza,1936 p.79 n.71; Ritratto di Luisa Baccara, p.106,
n.124; Dopo la caccia, 1951, p. 146, n.206; Ritratto di Arturo Toscanini,
1952,p.150, n. 217; Sabato a New York, 1952, p. 151, n. 222; Il bosco
della nonna ad Alpignano, 1964, p.194,n.337.
Per gli studi a Brera col padre Cesare Tallone, Gigliola Tallone, Cesare
Tallone, Electa 2005.
È uscito recentemente alle stampe un libro al quale ho collaborato
, in cui si parla della Chiesetta di Laura progettata da Enea Tallone
e affrescata da Guido Tallone:
Mattia A. Ferrari, S. Domenico sul Monte Laura, Edizioni della Chiesetta,
Bellinzona 2006.
Cesare Augusto
Tallone
Bergamo,10 maggio 1895-Milano 4 febbraio 1982
Durante la Grande Guerra, esentato dalle armi per un grave incidente,
gode di lunghe licenze. Dimesso dalospedale di Ravenna, si reca
ad Alpignano dove conosce Sigmund Perkowich, un profugo polacco ospite
di casa Tallone.Dal 1915 al 16 abita a Firenze , dove in quegli
anni risiedeva la zia Virgo, Virginia Tallone Piatti, giornalista
e scrittrice impegnata attivista nel movimento socialista.Qui la sollecita
Sibilla Aleramo, gli affida la traduzione in italiano dellEmile
di Rousseau.Al termine della licenza, si dedica alla recitazione per la
truppa nella compagnia di Annibale Ninchi.Debutta nel Piccolo Santo,il
cui autore era il parente commediografo Roberto Bracco: ebbi la
piena approvazione di Roberto Bracco per interpretare la parte di Barbarello
La turnè il cui debutto si tiene aBarletta, continua al Petruzzelli
di Bari, Brindisi, Lecce, Gallipoli e Catanzaro :Roberto Bracco
e Annibale Ninchi scelsero per luogo di commiato la fiabesca foresta della
Sila
Alla fine del conflitto nel 19,apprende il mestiere di liutaio nella
fabbrica Fip di Alpignano e poi alla Zari di Bovisio, di cui fu giovanissimo
direttore.Ottenne, nei primi anni venti, con petizioni a DAnnunzio
e articoli, di abrogare lingiusta legge che obbligava i liutai italiani
a siglare con pseudonimi stranieri i loro strumenti. DAnnunzio lo
defini artefice in costruzioni sonore e divenne accordatore
ufficiale del Vittoriale. Perfezionatisi in Germania, negli annì50
inizia la costruzione dei pianoforti Tallone dal tipico suono
italiano,caldo e luminoso, giungendo in dieci anni di studi e sperimentazioni
a produrre il piano gran coda italiano da concerto, presentato al Conservatorio
di Milano. Per la perfetta conoscenza dello strumento, fu stimato da Toscanini,
accompagnò Benedetto Michelangeli in tre continenti e fu chiamato
in Giappone come consulente della Yamaha per gli strumenti musicali. Nel
1966, costruisce il quattro quarti grancoda da concerto, che viene battezzato
Tamaki Miura dal nome dellinterprete di Butterfly di
Puccini.Nella casa sul lago DOrta, che era stata la dimora dei Conti
Peroli, amici del padre Cesare, la figlia Elisa continua la tradizione
del settembre musicale, che compie più di quarantanni, nella
Sala Eleonora Tallone che Cesare Augusto dedicò alla madre.
(Gigliola Tallone,Catalogo Ragionato di Guido Tallone, Skirà 1998/Gigliola
Tallone, Cesare Tallone, Electa 2005)
Ermanno Tallone
Bergamo,10 luglio 1896-Milano,11 gennaio 1963
Al ritorno dal fronte , si accosta allantiquariato con la guida
di Lino Pesaro, trasferendosi a Londra per irrobustire lesperienza.Nel
1926 insieme ai fratelli Alberto, Teresa e il cognato Somarè, si
occupa della gestione della galleria darte sita al piano superiore
della Libreria-Galleria di via Croce Rossa,6, sovvenzionata dal Senatore
Gaspare Gussoni,(Busto Arsizio1851-1931) amico del padre Cesare.Protettore
di molti artisti giovani, per lo più allievi di Cesare Tallone,
Gussoni ebbe fiuto e sensibilità per collezionare opere superbe.
Insieme ai dipinti di Cesare Tallone di proprietà dei figli, le
altre opere in permanenza, provenivano tutte dalla sua scuderia .
Grazie a Gussoni, generoso protettore, i fratelli riuscivano a pareggiare
i conti della prestigiosa sede , coraggiosa iniziativa davanguardia
in quei tempi del dopoguerra .
Insieme ai soliti frequentatori di casa Tallone, vi approdano Gadda, Vergani,
Montale, Longanesi, Svevo, questi amico del cognato Oreste Ferrari, e
scultori e pittori tra cui Arturo Martini, Sironi e molti allievi di Cesare
Tallone.
Somarè scrive i suoi saggi, Teresa fa gli onori di casa, Alberto(Madino)
scopre la sua passione dei libri antichi , Ermanno inizia qui la sua futura
e brillante carriera di mercante darte per rimanervi, quando cambia
nome in Galleria Milano nel 1928, allabbandono di Somarè,che
continua a collaborare in esterno. Nel 1928 si tiene la Mostra di
7 pittori moderni Bernasconi, Carrà, Funi, Marussig, Salietti,
Sironi, Tosi. Alla metà degli anni 30, Ermanno apre la Galleria
E.Tallone di via del Gesù,11, il negozio dalto antiquariato
di via Montenapoleone e la Galleria Tallone-Ciardiello di Montecatini.
Ermanno Tallone, esperto darte Primitiva Italiana e dellOttocento,
amico ed estimatore degli artisti contemporanei, è stimato dallelite
dei collezionisti per il suo gusto raffinato e per la sua cultura. Nelle
sue gallerie, in permanenza, oltre le importanti opere contemporanee degli
allievi del padre e suoi amici, tra i quali Funi, Tosi, Carrà,
Sironi e le opere degli Italiani di Parigi De Chirico, Tozzi,
Severini, De Pisis , sono illustri dipinti di pittori dellOttocento
. Indice importanti mostre dedicate allArte Primitiva, allOttocento
italiano e a pittori contemporenei, come il fratello Guido Tallone, Benvenuto
Benvenuti e molti altri.
Organizza allIsola di S.Giulio, nella casa del fratello Cesare Augusto,
la mostra di famiglia, in cui figuravano i quadri del padre Cesare e le
opere dei fratelli: i quadri di Guido, le preziose edizioni di Alberto,
i disegni di Ponina e il pianoforte a 3/4 costruito da Cesare Augusto.
Non improntando la sua opera su una linea precisa, ma al gusto personale
nellindividuare le cose più eccelse degli antichi e moderni,Ermanno
Tallone è uno dei primi galleristi italiani ad imporre al collezionismo
dallora, quasi solo improntato allantico, i grandi pittori
contemporanei. Amico intimo di Paolo Candiani, troverà in lui un
appassionato collezionista.
Nella casa di via Bigli,6 continua nello spirito generoso del padre ad
accogliere artisti e letterati, amici vecchi e nuovi.
(Gigliola Tallone, catalogo ragionato di Guido Tallone, Skira 1998/ Gigliola
Tallone, Cesare Tallone, Electa 2005)
Alberto Tallone
Bergamo,12 febbraio 1898-Alpignano, 25 marzo 1968
Nel 1916 debutta con Paolina Borboni nel Fior della vita al
Teatro Storchi di Modena, spettacolo preceduto da una introduzione di
DAnnunzio Per i soldati di G. DAnnunzio detto dallartista
Tallone Alberto
Il suo primo approccio allarte della stampa, avviene nella Galleria
Librería di via Croce Rossa, nel 1926. Nel 1928 lascia la galleria
per condurre una librería antiquaria con Walter Toscanini in via
Borgonuovo, cui daranno il nome coniato dalla madre Eleonora per casa
Tallone: Maison Rustique.
Presentato da Sibilla Aleramo a Maurice Darantiere, parte per Parigi nel
1932 . Alla fine del 1932 risale la sua prima opera significativa, la
Vita Nuova di Dante Alighieri
Nel 37 Darantiere cede a Tallone i suoi torchi e i suoi piombi.
Nella Tipografia dellHotel de Sagonne stampa le prime opere in quarto
grande nella collana Maestri delle umane lettere .
La sua stamperia è meta di artisti e letterati, tra loro Valery,
Palazzeschi, Montale, Ungaretti, DAnnunzio, Severini, De Pisis
Il Nunzio Apostolico di Parigi Roncalli, che sarà Papa, gli chiese
di stampare il suo libro prediletto, Limitazione di Cristo
di Tommaso da Kempis, di cui corresse personalmente le bozze.
Nel 1960 inaugura la nuova tipografia ad Alpignano alla presenza di Luigi
Einaudi.
Per la chiarezza e lo stile della sua pagina , la sua opera era
stata giudicata degna di sostenere il confronto con Aldo Manuzio e Giambattista
Bodoni.
Alberto Tallone , resta ancor oggi un esempio luminoso per leditoria
darte.
( Gigliola Tallone, catalogo ragionato di Guido Tallone, Skira 1998/ Gigliola
Tallone, Cesare Tallone, Electa 2005)
Giuditta(Ponina)
Tallone Ciliberti
Orta,3 ottobre 1904-Alpignano,9 aprile 1997
Pianista precoce e di grande talento, suscita lammirazione di Miecio
Horszowski e di Cesare Pavese, che tiene con lei nel 1929 un carteggio
epistolare .
Sposa nel 1932 Franco Ciliberti, docente di filosofia e teorico dellarte,
fondatore nel 1941 del movimento e della rivista Valori primordialie
amico carissimo di Filippo Tommaso Marinetti e di Massimo Bontempelli.Con
lui Ponina conduce la Galleria Ciliberti di Milano frequentata tra gli
altri, da Carrà, De Chirico,Sironi,Munari, Chighine,Francese,Quasimodo
,oltre che dal mecenate torinese Antonio Gualino. Frequenta gli artisti
vicini al marito Ciliberti,il Gruppo di Como, tra cui Radice,Licini,
Bonfanti.
Nel 1946,rimasta vedova, inizia a disegnare a Como e dal 48 al 90,
espone a Milano.
Userà sempre soltanto il bianco e nero con una sensibilità
vicina a quegli artisti che aveva frequentato col marito e continuerà
a frequentare .
Domina uno stile preciso, meditato e sintetico, di matematica e lirica
misura come era la sua natura musicale.
La sua carriera durerà 44 anni , fino al 1990.
( Gigliola Tallone, catalogo ragionato di Guido Tallone, Skirà
1998/Gigliola Tallone, Cesare Tallone, Electa 2005)
Oreste Ferrari
Locca di Bezzecca 5 maggio 1890 -Bellinzona ,10 febbraio 1962
Sposa nel 1919 Milini (Emilia)Tallone. Protagonista dellIrredentismo
trentino, amico intimo di Cesare Battisti, volontario nel I conflitto
mondiale. Direttore della rivista La libertà, è
attivo nel comitato sindacale dannunziano durante loccupazione di
Fiume e partecipe della prima resistenza al fascismo nel 22-25. Poeta
e insuperabile traduttore di Goethe, fu amico di Italo Svevo. Esule antifascista,
viene chiamato alla Consulta. Colpito dalla tragedia della perdita dei
suoi cari, la moglie Milini e la figlia Allegra sotto un bombardamento
ad Alpignano nel febbraio del 1943, e il figlio Cesare (Mimmo) in un incidente
allAlpe di Borna nel novembre del 1944,vive a Milano fino al 1967
col cognato Guido Tallone, che gli fu sollecito come un fratello. Nel
1977 viene pubblicata una sua raccolta di poesie Ariadne,
con la prefazione di Sergio Solmi. Si spegne a Bellinzona, dopo aver trascorso
gli ultimi anni sereni con la cognata Giuliana Bocca Tallone. Tra le sue
opere, il testo critico Oreste Ferrari,Guido Tallone, pittori contemporanei
italiani,collana Gabriella ed Amilcare Pizzi, Milano / S.Solmi,
Oreste Ferrari,Ariadne, raccolta di poesie di Oreste Ferrari curata da
stampata in 500 esemplari fuori commercio da Ottavio Capriolo in Milano
nel MCMLXXVII)
(Gigliola Tallone, catalogo ragionato di Guido Tallone, Skira 1998/Gigliola
Tallone, Cesare Tallone, Electa 2005)
Paolo Candiani
Busto Arsizio 23-8-1897- Gorla Maggiore 10-8-1981
Paolo Candiani, durante la frequentazione del Liceo Classico, manifesta
una forte predisposizione al disegno e una vocazione agli studi artistici,
osteggiato dal parere del padre che progetta per lui un futuro nellindustria
cotoniera di famiglia. Il cognato Augusto Trovasoli conduce il giovane
nello studio di Corso Garibaldi di Cesare Tallone, che accetta il quindicenne
Paolo come allievo privato nel 1912 . Frequenterà i corsi fino
al 1915, alla partenza per la Guerra Mondiale. Il suo primo ritratto sarà
quello della modella Dea, nel 1913.Il fascino del suo maestro lo conquista
al punto che tutta la sua vita futura sarà improntata allarte,
per la quale si prodiga con passione e dedizione generosa. Da allievo,
frequenta i figli di Cesare e stringe amicizia specialmente con Ermanno,
col quale continueranno al ritorno dalla guerra stretti rapporti nel comune
campo artistico. Laureato in Architettura al Politecnico di Milano nel
1923, per la sospensione dellevento bellico, è attivo anche
nella ditta di famiglia, il cotonificio Enrico Candiani, di cui diventa
Consigliere delegato e poi Presidente. Continua a dedicarsi alla pittura,
sempre vivendo linnamoramento per lincancellabile carisma
del maestro e diventa un collezionista delle opere di Cesare Tallone e
di capolavori di antichi maestri, spesso procurategli dallamico
Ermanno, mercante darte in Milano di gusto raffinatissimo e profonda
cultura. Proprio dalla delegazione composta da Ermanno Tallone, Aldo Carpi
e il prof.Loschi, Candiani viene sollecitato ad accettare la carica di
Presidente di Brera, nel 1950. Sarà presidente anche del Poldi
Pezzoli, dellOpera Pia Lombardi e Croci, dellEnte Isola Comacina,
enti per i quali provvede al riordino. Realizza la prima Mostra Internazionale
delle Accademie nel 1953. Dal 1955 al 1958 diventa anche Presidente della
Famiglia Artistica Milanese e a lui si deve il trasferimento nella sede
di Piazza Cavour. Viene nominato Commendatore della Repubblica nel 1954,
Medaglia d Argento dei Benemeriti della Scuola della Cultura e dell
Arte il 2 giugno del 1955, promosso Gran Ufficiale della Repubblica nel
1957 e nel 1961 Commendatore dellOrdine della Corona del Belgio,
per la sua opera di riordino dellIsola Comacina, allora proprietà
dellAccademia di Brera, dono del Re del Belgio.Nel 1964 apre a Busto
Arsizio la sezione staccata del Liceo Artistico di Brera che nel 1968
diventa Liceo autonomo. Conserva con amore geloso le opere di paesaggio
del suo antico maestro che tra i primi riconosce come opere eccelse.
(Gigliola Tallone, Cesare Tallone, Electa 2005)
Libreria Galleria
di via Croce Rossa,6/Galleria Milano
n.52)Denuncia di costituzione della società anonima Lesame-librería
e galleria darte,5 gennaio 1928(Milano,archivio della Camera di
commercio)
n.53)Denuncia di modifica della ragione sociale di LEsame
in Galleria Milano,19 marzo 1928(Milano, archivio della camera di commercio).
Le alterne vicende della galleria di via Croce Rossa,6 sono testimoniate
dalla documentazione presente sempre nellarchivio della camera di
commercio di Milano;il 23 gennaio 1929 fu deliberato un aumento di capitale
da L.50.000 a L.200.000.
Il 16 maggio 1932 la società anonima galleria Milano fu sciolta
e la liquidazione fu curata dal conte Vittorio Emanuele Barbaroux(genero
del sen. Gaspare Gussoni-1851-1931)
Da segnalare la presenza in qualità di sindaci supplenti dei pittori
Achille Funi e Mario Sironi. Venne però sostituita il 23 febbraio
1932 dalla società anonima Galleria Milano-arte moderna, sempre
sita in via Croce Rossa,6, di cui erano membri Carlo Peroni, Vittorio
Emanuele Barbaroux e Mario Rossi, ma anche questa esperienza fu di breve
durata in quanto il 2 dicembre del 1933 la società fu sciolta e
messa in liquidazione a cura di Arnolfo Visconti.Interessante è
anche il documento del 20 novembre 1935, che attesta la avvenuta chiusura
della liquidazione redatto su carta intestata della Galleria Milano.
(Botteghe di Editoria/Biblioteca di via Senato/Electa,1998 n.52,53,pag
56)
Finito il gennaio 2004 e aggiornato gennaio 2006
Dedicato a mio padre Ermanno che mi ha trasmesso intatto il ricordo illuminante
del nonno Cesare
Gigliola Tallone
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